Sara Palazzi

“Il giardino di mia madre”

Passione, cura, sentimento e partecipazione sono lo spunto ideale da cui partire per vivere un istante di pace attraverso un’immersione nella natura. L’opera intitolata “Il giardino di mia madre” è una successione interattiva delle numerose foto dei ricordi più significativi, raccolte in un DVD ideato e realizzato dal professor Claudio Sottocornola.
Una musica calma e rilassante di Waldteufel accompagna il video che inizia con qualche foto dell’interno della casa del cui giardino è facile rimanere estasiati. Una varietà di fiori coloratissimi e rigogliosi popola il prato, che si comprende essere costantemente curato con attenzione. La madre dell’autore ha sempre avuto una cura appassionata del suo giardino così come si dedicava al volontariato con altrettanta partecipazione. La parola “cura” ci fa pensare a qualcosa che viene fatto col cuore, con sentimento, che dona un senso di appartenenza, come accadeva nell’animo di quella donna appassionata. Il canto degli uccelli che si ascolta durante il filmato permette di immaginare con facilità che le primule, le ortensie, i gigli e le rose siano la casa dei viventi. Inoltre, l’effetto di comparsa delle immagini a dissolvenza lenta, rilassa anche quando la musica si interrompe per ricominciare da capo.
In seguito, la visione della neve sporca sulle strade e sugli alberi quasi raggela e rattrista perché si nota come soprattutto i fiori stiano soffrendo. Ma subito dopo c’è un capitolo aperto al mare che sembra quasi riscaldare l’animo: l’inquadratura sulle cabine della spiaggia o sul condominio mette però in risalto come l’uomo abbia intaccato tutti gli spazi naturali, tranne quello di una pineta che suscita immediatamente un senso di frescura, libertà e spensieratezza.
Gli anni ’70 in America sono per l’autore un ricordo felice di un periodo della sua giovinezza, per questo l’ambiente parte dall’inverno e sboccia nella primavera, con l’inserimento di episodi particolarmente significativi, quali il Natale in famiglia, le feste scolastiche e il rugby. Le foto conclusive riguardano i grattacieli che, tutti attaccati e altissimi, fanno pensare alla grandezza degli Stati Uniti, al dinamismo e alla vivacità che non sono presenti nel giardino, luogo invece di pace e serenità.
Dalla sezione “Archeo” , che colpisce per la visione di corpi umani di sabbia, si passa a quella del Sud, delle isole e di “Paradise lost”, nelle quali la spiaggia affollata, gli ombrelloni e il mare limpidissimo fanno venir voglia di un bel tuffo sulle note di una colonna sonora rasserenante. Ma poi compare l’immagine di un tronco d’albero trascinato su una spiaggia di alghe morte, che sembra trafiggere lo spettatore. Le ultime slides dei “Tramonti a nord est” sono molto brillanti e si vede spiccare ad un certo punto l’immagine di un Sacro Cuore, attorniato da uno sfondo luminoso, simbolo di tutto il Creato, che si concluderà con tre successioni della luna che tramonta.
Il tutto trasmette un’intensa e commovente emozione, che si protrae per 35 minuti in un susseguirsi di immagini suggestive, a volte reiterate, accompagnate da una riposante cantilena che scandisce il tempo, come un orologio.
Ciò che l’autore vuole comunicare è forse che dal ricordo di una madre entusiasta nel prendersi cura sia delle persone che del suo piccolo giardino, si può cogliere un messaggio di speranza che sovrasta anche la nostalgia del passato…
Chi dunque vorrà condividere questa atmosfera di cura e di serenità, potrà richiedere il DVD, donando così il ricavato alla società di volontariato (la “storica” Conferenza di San Vincenzo de Paoli) cui collaborava con molto entusiasmo Angela Belloni, ricordata in questo suggestivo percorso di immagini.

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