Stefano Vago

“Il giardino di mia madre”

Il giardino di mia madre è una raccolta di immagini divise in diverse categorie (il giardino, back to 70s, le foto su una colonia abbandonata…). A queste immagini è affiancata una melodia molto dolce, che trasmette pace e serenità e che personalmente mi è sembrata essere “Santa Lucia” modificata nei tempi e nelle pause.Di questa raccolta, la parte riguardante il giardino mi ha trasmesso una sensazione di luogo di raccoglimento, da quanto sono riuscito a vedere il giardino era molto curato nei particolari e questo,     a mio parere, lo rende un luogo personalizzato e rispecchiante la personalità di chi lo ha tanto amato e curato così minuziosamente.
Molto interessante, invece, sono state lo fotografie realizzate negli anni 70 negli U.S.A.
Da queste, scattate con una macchina fotografica tascabile, ho tratto informazioni sufficienti a capire quale fosse lo stile di vita in quegli anni nel Connecticut e nello Stato di New York, dove esse sono state scattate. Inoltre molte immagini hanno catturato dei momenti di vita quotidiana che, nella loro semplicità riuscivano a far capire lo stato d’animo dei soggetti rappresentati.
Un altro esempio che voglio citare che ho trovato significativo sono le immagini relative alla colonia abbandonata, che  quando era frequentata era un luogo sempre gioioso colmo di allegria, poiché i suoi ospiti erano bambini in vacanza al mare, ma ora è stata lasciata in rovina ed è solo un luogo dove porre ad asciugare al sole le lenzuola ed i panni del bucato, un luogo che però conserva il ricordo di un periodo di felicità. Poi, spostandosi presumibilmente verso il mare si incontrano sulla spiaggia le cabine per cambiarsi, anche queste abbandonate e lasciate in uno stato di progressivo degrado.
Mi limiterò a citare questi pochi esempi che io ho trovato i più significativi tra tutti.

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