di Jolanda Morgese
Buonasera, è una piacevole occasione per presentare un altro lavoro del prof. Claudio Sottocornola, docente di Filosofia e Storia presso il Liceo “ Mascheroni “ di Bergamo. Conoscendolo da un po’ di tempo, ho avuto modo di apprezzare la sensibilità e l’attenta capacità di osservare ed approfondire l’evoluzione dei fenomeni sociali e culturali dei nostri tempi , non soltanto in qualità di educatore e formatore di giovani e adolescenti, ma anche come interprete di canzoni d’autore e non, autore di collage e opere grafiche, giornalista (pensiamo alle interviste fatte ai vari personaggi dello spettacolo, da Rita Pavone a Wanda Osiris, da Nino Manfredi a Gianni Morandi, da Ivano Fossati a Carla Fracci…).
“Stella polare” è un’antologia di riflessioni, aforismi, deduzioni teoretiche e filosofiche che va a completare con “Il giardino di mia madre e altri luoghi”, raccolta di fotografie qui in mostra, un viaggio che inizia con la descrizione di un luogo, quale il giardino, caro alla figura materna (scomparsa improvvisamente, probabilmente anche a causa di errori ed omissioni umane), che è metafora della ricerca della bellezza nelle sue varie espressioni. Se il giardino è simbolo dell’origine della ricerca, la “stella polare” è guida al viaggio interiore che ogni essere umano può intraprendere attraverso una progressiva interiorizzazione del valore.
In “Stella polare” Claudio analizza attentamente l’attuale crisi di civiltà attraverso alcuni elementi, quali la mancanza di dialogo fra le persone, la difficoltà ad entrare in empatia con i propri simili, il mancato rispetto dell’altro, la difficoltà ad interagire tra giovani ed adulti e svariati altri esempi; il suo è un vero e proprio percorso di crescita che parte dall’origine per seguire un cammino di ricerca e sintesi fra pensiero debole e valori condivisibili, uno su tutti la capacità di impegnarsi per migliorare come persone e cittadini.
Sorge spontaneo porsi una domanda, dopo la lettura del testo: il messaggio qual è? Senz’altro fiducia nell’impegno, lavorare per ritrovare una dimensione originaria della bellezza, intesa come condizione che porta con sé la riscoperta di tutti gli altri valori, e pertanto reinterpretare la realtà filtrata da una condizione di memoria, rivalutare il ricordo e quanto esso possa insegnarci.
Si noti l’analogia tra l’impegno dell’autore, attraverso il lavoro di ricerca e interpretazione nella musica così come in opere a carattere filosofico, letterario piuttosto che figurativo, e il ricordo di una madre che ha dato dimostrazione di impegno familiare, civile e sociale, particolarmente nell’attività di volontariato come Presidente di una Conferenza di San Vincenzo de Paoli, della quale celebriamo il decennale della scomparsa, e che Claudio vuole in questa mostra e in questa occasione ricordare.
In questa circostanza, per chi lo desidera, l’autore mette a disposizione il percorso della mostra in un dvd multimediale, arricchito di ulteriori immagini, in omaggio, unitamente al volumetto “The gift”, sino ad esaurimento, su responsabilità, dono e cura. E’ un modo per continuare a ricordare chi questa ricerca ha ispirato.
Jolanda Morgese, Presentazione della mostra “Il giardino di mia madre e altri luoghi” e del libro “Stella Polare”, Biblioteca Caversazzi-Bergamo, 15 febbraio 2014.