Il giardino e il mito delle origini

di Dario Di Meglio

Benvenuti al Parco Conte e alla mostra del Professor Claudio Sottocornola.

Quelle qui esposte non sono foto di un fotografo tout court, ma una “meditazione sulla vita e il suo dileguare, ma anche su ciò che resta per sempre”, la foto infatti oltre che raffinata espressione artistica è prima di tutto  r i c o r d o.

Il tempo mitico per ognuno di noi è sempre l’infanzia, il giardino dove si giocava, i personaggi che lo animavano. È lì che si sviluppano i concetti, è lì che impariamo a dare i nomi alle cose. L’infanzia è in qualche modo il mondo delle idee. E sul giardino e i suoi simbolismi si possono dire molte cose. Una volta, non so dove, lessi che la nostra intelligenza è direttamente proporzionale alla grandezza del giardino dove siamo cresciuti. Non so se questo è vero ma è sicuramente affascinante il percorso “per immagini” di un filosofo.

La filosofia non ha sempre amato l’arte, se pensiamo a Platone.

La filosofia non ha sempre amato il sentimento, privilegiando invece il ragionamento e la logica.

Ma questa in effetti non è propriamente una mostra fotografica, è per così dire una “mostra filosofica”, un linguaggio a cui non siamo abituati: pensiamo alla filosofia come a qualcosa di diverso dalla fotografia, e pensiamo alla fotografia come a qualcosa di diverso dalla musica…

Dopo due secoli di cultura brutalmente frammentata in settori e sottosettori, ecco finalmente la filosofia che parla attraverso il linguaggio dell’arte, e ancora più arditamente, la filosofia che parla il linguaggio del ricordo e del sentimento.

Il Professor Sottocornola è ordinario di Filosofia e Storia a Bergamo.

Ringraziamo il Professore per aver scelto come sfondo l’isola d’Ischia e l’hotel Parco Conte, e a questo punto facciamoci raccontare direttamente da lui questo percorso interdisciplinare…

Dario Di Meglio, Inaugurazione Mostra “Il giardino di mia madre e altri luoghi”, Hotel Parco Conte, giovedì 24 luglio 2014

Torna alla news “Good vibrations”

I commenti sono chiusi.