Varietà: i grandi dello spettacolo nelle interviste-ritratto di Claudio Sottocornola

Il nuovo libro del ‘filosofo del pop’ raccoglie un centinaio di avvincenti conversazioni con i divi della musica, della tv e della cultura. Il ‘taccuino giornalistico’ diventa un affresco tra società e costume negli anni ’80 e ’90
Varietà: i grandi dello spettacolo nelle interviste-ritratto di Claudio Sottocornola!

Claudio Sottocornola
VARIETA’
Taccuino giornalistico: interviste, ritratti, recensioni, approfondimenti,
ricerche su costume, società e spettacolo nell’Italia fra gli anni ’80 e ’90

Marna/Velar Edizioni
456 pagine, 20.00 Euro

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Mia Martini, Beppe Grillo, Nino Manfredi, Gianni Morandi, Rita Pavone, Donovan, Enzo Jannacci, Vittorio Sgarbi e numerosi altri: sono i big che Claudio Sottocornola intervistò a cavallo tra anni ’80 e ’90, in un periodo di intensa attività giornalistica che oggi torna all’attenzione del lettore grazie a Varietà – Taccuino giornalistico: interviste, ritratti, recensioni, approfondimenti, ricerche su costume, società e spettacolo nell’Italia fra gli anni ’80 e ’90 (Velar). Presentato in anteprima nazionale nel Sannio, Varietà raccoglie le interviste realizzate dal 1989 al 1994 da Sottocornola (pubblicate su numerosi quotidiani come Il Giornale di Bergamo Oggi, L’Arena, Il Gazzettino, Il Quotidiano, L’Eco di Bergamo, Libertà, La Prealpina etc.), e immortala una fase cruciale nel percorso dell’intellettuale lombardo – ribattezzato dalla critica “il filosofo del pop” per la sua attenzione ai linguaggi popular contemporanei.

Angelo Branduardi, Raimondo Vianello, le gemelle Kessler, Red Ronnie, Alberto Lattuada non sono che un esempio eloquente della varietà dei colloqui di Sottocornola: un centinaio di interviste (molte per la prima volta integrali, alcune del tutto inedite) con retrospettive e riflessioni, tutte decisive per le iniziative che in seguito Sottocornola avrebbe intrapreso, dalla docenza di Storia della Canzone e dello Spettacolo alla Terza Università di Bergamo alle affollate lezioni-concerto, che lo vedono in azione come narratore, performer e interprete. La sua attività di ricerca sulla canzone italiana, vera e propria cartina di tornasole per comprendere mutamenti e passaggi nella storia sociale e culturale del nostro Paese, si completa proprio con Varietà: come ricorda l’autore, “Questi incontri mi restituirono il senso di una ricchezza straordinaria, di una vitalità e di un professionismo stimolanti, insomma, di una grande energia che dovevo in qualche modo raccontare attraverso i miei pezzi, e che ora, raccolti a distanza di anni in questa corposa antologia, mi appaiono quasi come una memoria storica, una testimonianza a futura memoria di tutto il bello e di tutto il bene che il mondo dello spettacolo italiano ha regalato alla nostra identità collettiva. Aggiungo che il confronto con personaggi tanto entusiasmanti mi ha poi indotto a passare io stesso ‘dall’altra parte del vetro’, per cimentarmi nello studio e nella interpretazione di brani pop, rock e d’autore italiani, proposti poi in cd e lezioni concerto, sempre nel solco di questo recupero memoriale della nostra identità storica”.28-Lezioni-concerto-Sottocornola

Sottocornola usa volutamente la dicitura “intervista-ritratto”: dialoghi guidati dall’attenzione alle singole personalità, alle direzioni e alle peculiarità di ognuno, conversazioni da rileggere per comprendere come siano cambiate la percezione del talento artistico e la relazione con il divismo, soprattutto televisivo. “L’avvento della Tv commerciale, pur sprovincializzando il gusto, ha prodotto il crollo del modello pedagogico a favore di quello consumistico. Oggi, inoltre, l’influenza dei nuovi media, Rete in testa, produce un’esigenza di interattività e protagonismo, per cui tutti vogliono apparire, senza necessariamente aver maturato qualcosa da dire. Il risultato è un appiattimento dell’offerta, sia a livello di informazione che di intrattenimento, La soluzione?Educare alla criticità, al discernimento, alla scelta, specialmente le nuove generazioni. E farle uscire dall’impasse dell’autodivismo, la malattia mortale che uccide il senso della meraviglia per ciò che l’altro può offrirci, e quindi dello spectaculum come luogo della trasfigurazione e sublimazione del reale”.

Ordinario di Filosofia e Storia a Bergamo, Claudio Sottocornola si è laureato con una tesi in Storia della teologia all’Università Cattolica di Milano e ha insegnato Discipline religiose, Materie letterarie, Scienze dell’educazione. Giornalista e scrittore, ha pubblicato saggi, opere poetiche, multimediali e musicali. Studioso del popular, tiene corsi presso la Terza Università di Bergamo, collabora con varie riviste e realizza ricerche di carattere interdisciplinare fra musica, filosofia e immagine, che propone a un pubblico trasversale attraverso le sue famose lezioni-concerto, nelle scuole, nei teatri e nei più svariati luoghi del quotidiano. Si caratterizza per una forte attenzione alla categoria di “interpretazione”, alla cui luce indaga il mondo del contemporaneo, e per un approccio olistico e interdisciplinare al sapere.

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