Gli auguri di Buon Anno del filosofo del pop con le foto di “Mythos”, itinerario notturno nel paesaggio contemporaneo


C. Sottocornola, Mythos (CLD, 2021)

C. Sottocornola, Mythos 001 (CLD, 2021)

La notte come spazio di libertà, il margine e la periferia come luoghi della possibilità, l’indefinito come opzione privilegiata di oscillazione e movimento, ibridazione e sviluppi, il sublime come ambito di una trascendenza agognata grazie alla consapevolezza dell’oltre, ma nell’immersione entro un’immanenza fascinosa e conturbante che pure travalichiamo… la nostalgia di un infinito che si dà e si nega nelle ombre vacue di un paesaggio sgranato e mosso, allucinato e immobile. Tutto questo è “Myhtos”…

Tra giorno e notte

Tra giorno e notte, città e periferia. Luce e buio, lo spazio dell’uomo e quello del mare. Confini.
Spazi che sono insieme luoghi di segregazione e di permeabilità. Di persone, cose, culture,
pensiero.
Su questi confini, labili, il pensiero si ferma. Diventa riflessione. Guarda dentro, e fuori.
Osserva, e interroga i fenomeni.

La trasformazione dello spazio urbano, fatta anche di flussi migratori tra centro e periferia.
Migrano persone, funzioni, culture. Gli spazi si specializzano: chi sta dentro e chi sta fuori. E il fuori
diventa spazio di marginalizzazione, confinato. Il degrado occupa il territorio lasciato fuori. Fuori
dai quartieri gentrificati. Le persone si separano.
I confini, però, a volte, sono spazi di resistenza. Di chi non se ne va. Di chi prova a difendere i
luoghi, e la memoria dei luoghi. E, allora, le storie si intrecciano. I confini lasciano passare,
diventano condivisione e scambio. La periferia si fa città. Luogo dei cittadini.

La trasformazione del paesaggio, con lo spazio costruito che avanza, indifferente, a occupare il
luogo della natura. E il confine si sposta, quasi a lambire il mare. Diventa spazio di risulta e di
conflitto. Di abbandono. Dove la natura prova a riappropriarsi di quanto era suo. E crescono
rigogliosi cespugli.

La trasformazione di chi osserva, tra il giorno e la notte, quanto accade sui confini. E ne diventa
parte integrante; si muove con loro, tra resistenza, riappropriazione, condivisione. Alla luce della
luna. Delle lune elettriche.

 T.L.*

*Laureata in Architettura, Docente di Storia dell’Arte.

Mythos Fondativo
The Rhythm Method (diary): www.donatozoppo.it

Claudio Sottocornola -“Mythos”
athosenrile.blogspot.com

Claudio Sottocornola, “Mythos”
fumettismi.blogspot.com

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