Biografia

Claudio Sottocornola (1959), ordinario di Filosofia e Storia a Bergamo, si è laureato con una tesi in Storia della teologia all’Università Cattolica di Milano e ha insegnato Discipline religiose, Materie Letterarie, Scienze dell’educazione. Filosofo e scrittore, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dal 1991, studioso attento alla dimensione del sacro e interprete del popular, ha pubblicato su varie testate italiane servizi, studi, interviste relative ai fenomeni della musica pop-rock dagli anni ’50 ad oggi, alla storia della televisione italiana, del varietà, del cinema, delle arti visive. Ha collaborato inoltre con emittenti radio e Tv, ove ha trasmesso in particolare “speciali” con interviste e medaglioni di Storia della canzone italiana.

Dalla metà degli anni ’70 la sua attività culturale si caratterizza per una tenace ricerca poetica che ispirandosi all’ermetismo assume le più disparate influenze, da Ungaretti a Pavese, da Montale a Prévert al cinema, soprattutto dei grandi autori italiani, di cui Sottocornola è un attento indagatore.

Docente di “Storia della Canzone e dello Spettacolo” presso la “Terza Università” di Bergamo, ha affiancato alla ricerca scientifica in tale ambito una ricerca estetica e creativa che lo ha portato in studio di registrazione per indagare origini e nuove modalità interpretative dei classici della canzone italiana, con incursioni anche nel repertorio anglosassone.

Ha pubblicato 3 cd, “L’appuntamento” (CLD, 2004), “L’appuntamento 2 (i classici…)” (CLD, 2005), “L’appuntamento 3 (Ma l’amore no: quaderno delle origini)” (CLD, 2005), che raccolgono una selezione dei suoi “studi”, realizzati fra il 1994 e il 2001: la trilogia affronta il meglio della canzone pop e d’autore in Italia.

Numerosi gli incontri e le interviste-ritratto realizzate, fra gli altri, con Paolo Conte, Angelo Branduardi, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Rita Pavone, Milva, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Anna Oxa, Mia Martini, Carla Fracci, Alberto Lattuada, Nino Manfredi, Giorgio Albertazzi, Teo Teocoli, Gene Gnocchi, Wanda Osiris, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Heather Parisi, Catherine Spaak, Beppe Grillo, Mara Venier, Pierangelo Bertoli, Caterina Caselli, Amedeo Minghi, Bruno Lauzi, Vittorio Sgarbi, Gianna Nannini, Enzo Jannacci…

Dal 2004 Sottocornola si è proposto con una serie di lezioni-concerto e di omaggi alle grandi voci della “Storia della canzone moderna”, spesso con gli studenti, replicate per ogni tipo di pubblico (teatri, scuole, comuni, associazioni culturali…), che presentano, nell’ambito del pop, un innegabile valore pionieristico, associando in modo assolutamente inedito espressione artistica e approccio storico-critico entro il medesimo evento, che si struttura come un indimenticabile one-man show apprezzato da pubblico e stampa.

A questo nel 2006 si aggiunge il Dvd “L’Appuntamento/the video” (CLD), che contiene riprese in studio di brani selezionati fra quelli proposti nella trilogia, e associando parole, musica e immagini, consegna al pubblico la dimensione multimediale della ricerca attraverso un inedito “concerto virtuale”.

Nel 2007, in contemporanea con la mostra itinerante delle opere, esce il Dvd multimediale “80’s/Eighties (laudes creaturarum ’81)” (CLD-MIDA), testimonianza degli anni ’80 attraverso 40 collages giovanili dal sottotitolo “avere 22 anni nel 1981…”: una sorta di “lauda pop” nella quale pubblicità, moda, divi, personaggi degli anni ’80 e opere d’arte di sempre si articolano come un inno alla sacralità del profano, a partire dal ricordo dell’estate ’81, in cui le opere vennero composte di getto. Il volumetto e la mostra “Anteprima”, con cui viene omaggiato dalla Camera del lavoro di Bergamo nell’ambito delle sue rassegne di poesia e arte contemporanea, anticipano poi con versi e collage l’imminente pubblicazione dell’antologia poetica e documentano la straordinaria passione interdisciplinare che anima la ricerca dell’autore.

Nel 2008 pubblica “Giovinezza…addio. Diario di fine ‘900 in versi (1974-1994)” (Velar), che raccoglie poesie scritte dall’autore fra i 15 e i 35 anni e costituisce una specie di “romanzo di formazione” che ha per scenario la fine del secolo e del millennio. L’opera attesta una lunga indagine dell’autore nel mondo della parola, che approda dall’ermetismo delle origini ad una speciale attenzione per la cultura pop contemporanea e i linguaggi musicali e iconici sottesi. A completare la proposta il cd “L’appuntamento/collection”, allegato alla raccolta, con venti canzoni pop, rock e d’autore registrate fra il 1994 e il 2001. Dall’opera, oggetto di una diffusa e favorevole attenzione critica, viene tratto il recital “I migliori anni della nostra vita”, in cui l’autore racconta, fra poesia e canzoni live, la storia italiana dagli anni ’60 ad oggi.

“Nugae, nugellae, lampi” (Velar, 2009) rappresenta l’integrazione poetica e fotografica della precedente silloge, confermando un vivo interesse per l’interazione e la contaminazione dei linguaggi, e presenta una prima selezione del percorso per immagini “Il giardino di mia madre e altri luoghi”. Il recital “Quaderno di liceo”, che accompagna la presentazione del volume, propone un viaggio a ritroso negli anni ’70, alla ricerca del mythos fondativo, in un connubio di suoni, parole, immagini tra storia personale e sociale.

Nel 2010 è la volta della mostra itinerante “Il giardino di mia madre e altri luoghi” (CLD-Moltimedia), commosso tributo visivo alla memoria della madre mancata in anni recenti, con 250 scatti fotografici di giardino e paesaggi, e una sezione di ritratti, raccolti anche in un suggestivo percorso multimediale sulle note de “I pattinatori” di Waldteufel abilmente rivisitate, e accompagnati da interessanti testi critici. Il tutto nell’ambito di un discorso sulla “cura” e sulla responsabilità che si estende “dai luoghi del mondo alla relazione fra le persone” (il Dvd viene infatti anche finalizzato a un’iniziativa benefica per il mondo del volontariato, nel quale Angela Belloni Sottocornola, che il percorso di immagini vuole ricordare, era attivamente impegnata).

“The gift” (CLD) è il volumetto che Sottocornola decide di dare alle stampe e regalare agli studenti in occasione degli Esami di Maturità 2010, quasi “testamento minimo” di un docente di Filosofia che parla della possibilità di “dono” e impegno a partire da un contesto post-moderno che si sforza di recuperare e tematizzare gli input dell’antropologia biblica e classica, nonché gli assunti della gnoseologia moderna e della Ermeneutica contemporanea, di cui si assume soprattutto la vitale categoria di “interpretazione”, come idonea a suscitare dialogo e capacità di mediazione.

Con “Il pane e i pesci” (Velar, 2010), quattro volumi in cofanetto per un totale di quasi mille pagine, che raccoglie scritti realizzati dall’autore fra il 1980 e il 2010, siamo di fronte ad un tentativo di “compendio” di un’intera esperienza, fra autobiografia, teologia e giornalismo, entro lo scenario contemporaneo caratterizzato da una crisi del discorso sul sacro e sul simbolo, che l’autore tenta di recuperare nei suoi rapporti con il territorio e la memoria. Il primo volume, “La spiritualità eucaristica di Charles de Foucauld nella sua vita”, prende in esame la suggestiva esperienza del grande mistico ed esploratore francese, con particolare attenzione alla dimensione della “adorazione”; il secondo volume, “Scritti cristiani per la gente di Colognola”, propone una serie di articoli redatti fra gli anni ’80 e ’90 su volontariato e animazione del territorio di un quartiere alla periferia di Bergamo, con interviste a missionari, analisi di encicliche e spaccati di vita quotidiana; il terzo, “Scritti spirituali giovanili, citazioni, appunti, aforismi”, si presenta come uno zibaldone di pensieri da San Paolo a Jim Morrison, con numerose riflessioni dell’autore stesso, quasi “diario di formazione” nel passaggio dalla giovinezza alla maturità. “My status quaestionis 2010” è invece un volumetto introduttivo che, in modo paradossale e divergente, vuol fare il punto su globalizzazione, scristianizzazione, interconfessionalità e mutate antropologie, sforzandosi di cogliere “le ragioni dell’altro”.

IL 2011 vede Sottocornola celebrare l’anniversario dell’unificazione nazionale con “Una notte in Italia”, ciclo di cinque lezioni-concerto presso l’Auditorium della Provincia di Bergamo, che si propone di affrontare il vasto repertorio della canzone popolare italiana come veicolo di unità linguistica e culturale nazionale, in particolare dagli anni ’50 ad oggi, e lo fa coinvolgendo nella propria performance artistica e musicale studenti universitari e liceali fra canto, danza, poesia e recitazione nel riuscito tentativo di formulare un tributo originale e innovativo a quanto di meglio può offrire l’identità italiana.

Una dedica a Pier Paolo Pasolini e una critica del contemporaneo a partire da una prospettiva straniante, quella della filosofia medievale rivisitata alla luce dell’Ermeneutica contemporanea, è invece il tema del pamphlet “I trascendentali traditi” (Velar), presentato nel dicembre 2011.

Il 2012 è l’anno di “Working Class”, trasferimento dal territorio al web delle ormai celebri lezioni-concerto in cinque percorsi tematici: Teen-agers di ieri e di oggi, Decenni, Anni ’60, Cantautori, Immagine della donna e canzone. Il progetto diviene poi anche un prezioso box set di cinque Dvd a tiratura limitata per l’home video (CLD-Multimagine).

Nel 2013 torna alla scrittura con “Stella Polare” (Marna), una raccolta di saggi, articoli, interventi sullo status quaestionis dell’attuale crisi di civiltà, ove all’insegna del saggio mémoire si affrontano gli snodi più cruciali del dibattito contemporaneo, in un tentativo di sintesi fra pensiero debole e ricerca di senso.

Nel 2014 Sottocornola celebra dieci anni di lezioni concerto sul territorio con il recital “Hasta siempre”, che culmina con una speciale serata dedicatagli da Noesis, nell’ambito del ciclo di conferenze di filosofia “Enèrgheia”, all’Auditorium della Provincia di Bergamo. Nello stesso anno pubblica su pendrive (“Una notte in Italia”, CLD-Express Europe) un archivio delle lezioni concerto con gli studenti tenute per l’anniversario dell’unificazione italiana nel 2011, per oltre sei ore di live, arricchite di molti contenuti speciali dal rilevante valore documentario e didattico, come contributo ad una diversa collocazione dell’esperienza musicale in ambito scolastico, in particolare in rapporto alle discipline storiche. Le singole lezioni di “Una notte in Italia” vengono poi diffuse anche nel web da gennaio a marzo 2015, in omaggio alla imminente apertura di Expo, vetrina dell’eccellenza italiana.

Ancora nel 2015 il volumetto “Effatà” (Marna) raccoglie “interventi sul territorio, flash temporali dalla durata effimera…”, riflessioni che l’autore ha inanellato negli ultimi anni su “naufragio” e “declino”, confermando il proprio interesse per l’elemento autobiografico, la cultura pop contemporanea e la grande tradizione spirituale occidentale, piste di lettura privilegiate che l’autore assume da sempre nella sua indagine. Nel medesimo anno la prestigiosa rivista internazionale “Contemporary Literary Horizon”, con sede a Bucarest, lo omaggia inserendolo nella sua “Bibliotheca Universalis” con “Fin de siècle” (PIM), silloge monografica di 33 poesie scelte, nella duplice versione italiana e rumena, una introduzione critica e un profilo culturale dell’autore in italiano, inglese e rumeno, insieme ad una bibliografia completa delle opere.

Nel 2016 “Varietà”, taccuino giornalistico con interviste, ritratti, recensioni, approfondimenti, ricerche su costume, società e spettacolo nell’Italia fra gli anni ’80 e ’90, nel quale si registrano gli incontri di Sottocornola con i maggiori esponenti della canzone, della televisione e dello spettacolo italiano in genere, rappresenta un ritorno alle origini, un viaggio nel passato prossimo di quella cultura pop(ular) tanto amata dal filosofo-interprete, qui alle prese con un’attività di cronista dal grande valore documentario e storico, oltre che espressivo. Ancora nel 2016 le sue poesie vengono tradotte in spagnolo con “Fin de siglo” (PIM), in versione bilingue.

Il 2017 è l’anno di due proposte didattico-performative con gli studenti del Liceo Mascheroni di Bergamo – le lezioni concerto “Viva l’Italia” (sull’identità italiana) e “E ti vengo a cercare” (sulla ricerca del trascendente nella canzone d’autore) –, che inaugurano la nuova iniziativa web del filosofo del pop, “Bootleg”, un appuntamento mensile in rete con una sua lezione concerto o performance artistico-filosofica. Esce anche una nuova edizione bilingue, italiano- francese, delle poesie di “Fin de siècle” (PIM).

“Saggi Pop” (Marna), nel 2018, è opera transmediale che include numerosi scritti dell’autore sulla storia della canzone pop, rock e d’autore e sulla sua ermeneutica filosofica, ma anche, più in generale, sulla popular culture contemporanea, dalla moda al cinema, dalla televisione al web, dalle controculture alle antropologie giovanili, con accesso tramite QRcode alle sue lezioni-concerto on line, disegni pop e contributi di critici che analizzano la multiforme attività di Sottocornola nel mondo del pop. È anche l’anno di una ulteriore edizione bilingue delle sue poesie, “Turn of the Century”, in italiano-inglese (PIM).

Nel 2019 esce “Coffee Break” (I Quindici), mini-book di invito alla lettura, fra reminiscenze letterarie, cinematografiche, esistenziali, con finale filosofico a sorpresa. Il 2019 è anche l’anno di “Over the Rainbow”, lezione-concerto con gli studenti presso l’Auditorium della Provincia di Bergamo che, in occasione dei 60 anni dell’autore, celebra il tema del “viaggio” nei suoi molteplici significati – geografico e storico, esistenziale e metafisico, psichedelico e spirituale –, un mix di musica, immagini, poesia e canzoni d’autore, fra Italia, Inghilterra e Stati Uniti. Si replica l’anno seguente con “I ’60 in Aula Magna”, live-fotografia del mitico decennio, con il repertorio caro all’autore dai tempi dell’infanzia, di cui costituisce lo sfondo generativo del suo immaginario profondo.

“Parole buone” (Marna-Velar), nel 2020, segnala una rinnovata attenzione dell’autore alla dimensione interiore, attraverso la redazione di un dizionario minimo che introduca a una lingua benedicente, capace di creare armonia e di produrre un’esperienza di grazia, anche se non manca nell’opera una pars destruens, presupposto di una più ottimistica pars construens, per la quale il valore si attiva anche nella denuncia di ciò che lo nega.

Il 2021 vede l’uscita di “Occhio di bue” (Marna-Velar), massiccia opera saggistica e transmediale che inanella le conversazioni dell’autore nelle librerie di tutta Italia, relative al mondo dei precedenti “Varietà” e “Saggi Pop”, ma anche scelte antologiche dai precedenti saggi, interviste e riflessioni rivolte all’autore, esemplificazioni dei contenuti relativi alle sue lezioni-concerto con gli studenti, un dvd-rom con 435 tracce MP3 delle stesse e un cospicuo album fotografico tra vita pubblica ed esistenza. Il libro si presenta dunque come un vero e proprio compendio di una lunga attività come “filosofo del pop”, impegnato ad analizzare, interpretare e divulgare i contenuti della attuale cultura di massa. In contemporanea, esce “Mythos” (CLD-Puntoelinea), plaquette a tiratura limitata con un affascinante percorso visivo sulla notte, costituito da scatti con un vecchio cellulare Nokia fra i luoghi della periferia esistenziale, storica, geografica, dal quartiere di Colognola in Bergamo, dove l’autore vive, alla Calabria jonica di Locri, dove trascorre le sue vacanze estive.

L’indagine di Sottocornola nel post-Covid si è tuttavia ormai focalizzata sui temi della domanda di senso, della crisi del sacro e del declino della civiltà occidentale, delle dinamiche della vita interiore e della critica alla banalità delle antropologie prevalenti nel tardo-capitalismo contemporaneo, nel tentativo di recuperare memoria e appartenenze non effimere.

Escono così nel 2023 “Tra cielo e terra. Uno sguardo filosofico sul mondo” (Centro Eucaristico), l’antologia “Fiorire nel deserto. Per una filosofia della speranza” (Velar) e “Così vicino, così lontano. L’inquietudine dell’assoluto” (Velar), che si propongono come una ideale trilogia volta a recuperare la prospettiva della totalità perduta, delle domande esistenziali ineludibili, di una nuova esperienza, consapevole e dinamica, del paradigma spirituale attualmente in crisi. Nel contempo, Sottocornola decide di affrontare anche il linguaggio dei bambini, realizzando un percorso, “Tutti i colori dell’arcobaleno”, sui grandi temi dell’inclusività, con “LamiAgenda” 2023-24 (I Quindici), in cui accompagna l’anno scolastico dei bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado con riflessioni sulle virtù e sui luoghi dell’integrazione, del dialogo, dell’incontro.

Sottocornola si configura dunque come autore poliedrico, che conferma il suo interesse per tre aree tematiche prevalenti, diversamente modulate nel corso del tempo, e con diversi strumenti espressivi affrontate: l’autobiografia intellettuale, la cultura popular contemporanea, l’attuale crisi del sacro in Occidente e la sua possibile ricontestualizzazione teologico-filosofica.

Per lui, infatti, filosofia e poesia, musica e arte in genere, sono espressioni di una medesima indagine, che punta a realizzare condizioni di equilibrio ermeneutico entro una realtà aporetica e contraddittoria come quella contemporanea, grazie all’assunzione della categoria di interpretazione come strumento epistemologico più idoneo a decifrarla.