Eighties/ laudes creaturarum ‘81 (23)
Oh, com’è bella la città
Oh, com’è bella la città
dietro le vetrine di un bar
come una piramide di voli
di clacson e auto sull’asfalto
e di lumi per l’aria
e musica nelle orecchie
musica leggera
che dobbiamo imparare
per non restare fermi
e continuare a volare
a guidare e a suonare
clacson nella città che corre
dentro le vetrine di un bar
coi suoi colori gialli e rossi
nell’aria impazzita di
marocchina cosmopolita frenesia
nel villaggio globale
come una piramide di voli
l’uccello della pace
porta buone nuove
scorrendo il giornale
variando i motivi
bevendo pomeridiani
aperitivi…
perdendo nozione
come un ultras della vita
che riposa la giornata
a un tavolino della vetrata
dentro una piramide di voli
ascoltando musica leggera
solo un attimo da schianto.
Oh, com’è bella la città
dietro le vetrine di un bar
come una piramide di voli
di clacson e auto sull’asfalto
e di lumi per l’aria
e musica nelle orecchie
musica leggera
che dobbiamo imparare
per non restare fermi
e continuare a volare
a guidare e a suonare
clacson nella città che corre
dentro le vetrine di un bar
coi suoi colori gialli e rossi
nell’aria impazzita di
marocchina cosmopolita frenesia
nel villaggio globale
come una piramide di voli
l’uccello della pace
porta buone nuove
scorrendo il giornale
variando i motivi
bevendo pomeridiani
aperitivi…
perdendo nozione
come un ultras della vita
che riposa la giornata
a un tavolino della vetrata
dentro una piramide di voli
ascoltando musica leggera
solo un attimo da schianto.
25 marzo 1991
(Claudio Sottocornola, “Giovinezza… addio. Diario di fine ‘900 in versi”, CLD/ Velar, 2008)