Hasta siempre
(Quando la filosofia incontra la canzone pop, rock e d’autore)
Lo spettacolo che celebra dieci anni di lezioni-concerto sul territorio
del “filosofo del pop” Claudio Sottocornola
Dieci anni di lezioni-concerto sul territorio sono un traguardo rilevante per un docente-giornalista che ha provato con successo a trasferire la canzone pop, rock e d’autore dall’ambito del puro intrattenimento e consumo a quello della formazione, della riflessione critica, della ricerca, condotta in totale libertà da vincoli e manierismi prevalenti nel panorama ormai dominato da talent e mercato di genere.
Claudio Sottocornola, ordinario di Filosofia e Storia al Liceo scientifico “L. Mascheroni” e di Storia della canzone e dello spettacolo alla Terza Università di Bergamo, ha infatti esordito negli anni ’80 come giornalista recensendo e intervistando i maggiori esponenti della canzone in Italia, da Paolo Conte a Ornella Vanoni, da Mia Martini a Gianni Morandi, da Ivano Fossati a Rita Pavone, da Pierangelo Bertoli a Milva, estendendo poi l’indagine al mondo dello spettacolo in genere, con memorabili ritratti a personaggi del calibro di Nino Manfredi, Carla Fracci, Alberto Lattuada, le Gemelle Kessler, Vittorio Sgarbi, Teo Teocoli, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri.
Poi ha deciso di passare “dall’altra parte del vetro” ed è andato in sala di registrazione dove, a partire dai primi anni ’90, ha studiato, interpretato, mixato brani storici della canzone italiana, e non solo, registrando “studi” poi pubblicati nella serie “L’appuntamento” (tre Cd e un Dvd video), ove l’indagine critica si associa ad uno sperimentalismo capace di piegare la voce alle esigenze di una sensibilità non convenzionale, che lavora su timbriche dissonanti o vellutate, ma tendenzialmente antinaturalistiche, per dichiarare la propria interpretazione del contemporaneo, attraversato da crisi di civiltà e lacerazioni che, secondo “il filosofo del pop” (così lo definisce la stampa), esigono una espressività capace di dire l’inquietudine e forse l’angoscia di questo passaggio epocale. Nel frattempo, “il docente” Sottocornola continuava a proporre le proprie lezioni multimediali a studenti e pubblico adulto, ove utilizzando la canzone come strumento di ricostruzione storica, affrontava temi quali l’emancipazione femminile o la nascita dell’identità giovanile, l’evoluzione sociale e del costume italiano, il ruolo della canzone d’autore, il rapporto fra musica e società negli anni ’60…
E’ quindi solo a partire dal 2004 – sì, proprio dieci anni fa – che Claudio Sottocornola intuisce di poter fare unità fra i due ambiti di interesse – quello critico e quello espressivo – nel nome della musica, proponendo egli stesso in versione rigorosamente live i brani di cui analizzava i testi o di particolare rilevanza per la storia sociale e del costume. Nascono le sue lezioni-concerto sul territorio, che costituiscono il naturale sbocco di tanti anni di studio e analisi critica della canzone, ma anche di sperimentazione in sala di registrazione. Il pubblico è vario e, fra scuole, auditorium e teatri, le seguono giovani dei licei e delle università, che scoprono canzoni e autori magari inediti, ma anche il pubblico adulto o quello più maturo di Terza Università, che nella narrazione storica e nella colonna sonora proposta ritrovano brani simbolo e personaggi iconici della canzone italiana correlati al proprio vissuto. La stampa scopre “il filosofo del pop” e lo segue con grande interesse, tanto che, dai giornali al web, le sue interviste costituiscono sempre occasione di approfondimento e forniscono nuovi input critici, ove alla tematica musicale si alterna quella filosofica e sociale, e la musica diviene occasione per affrontare i più importanti snodi della contemporaneità, mentre firme come quella di Mario Bonanno, Donato Zoppo, Athos Enrile, Michele Fumagalli si occupano di lui in modo entusiasta e lusinghiero.
Sì, perché Sottocornola nel frattempo si è rivelato sostanzialmente un docente-filosofo capace di utilizzare musica, poesia, immagine per dire la propria visione del mondo, dell’attuale crisi di civiltà, dei possibili sbocchi per il futuro. A latere della sua esperienza critico-musicale infatti, ma in posizione assolutamente centrale per definirne la fisionomia artistica e culturale, sta una vastissima produzione poetica (raccolta in due importanti sillogi, “Giovinezza… addio. Diario di fine ‘900 in versi” e “Nugae, nugellae, lampi. Quaderno di liceo”, che raccolgono versi dal 1974 ad oggi), una sperimentazione nel campo delle arti visive (i quaranta collage di “Eighties/ laudes creaturarum ‘81” e la serie di 250 scatti fotografici de “Il giardino di mia madre e altri luoghi”), una produzione saggistica che spazia fra filosofia, giornalismo e spiritualità (i quattro volumi de “Il pane e i pesci”, il volumetto “The gift”, il pamphlet “I trascendentali traditi”, la recentissima raccolta di saggi, articoli e interventi “Stella polare”).
Così, negli anni, anche la proposta musicale si è diversificata e i suoi recital sono diventati reading delle sue poesie e canzoni (“I migliori anni della nostra vita”), occasioni per associare immagini dei propri scatti fotografici alla performance musicale (“Il n’avait pas que dix-huit ans. Quaderno di liceo”), momenti di riflessione critica sull’attualità oltre che ricostruzione storica (“Pop dialogos and music”), ma anche proposta didattico-espressiva in grado di coinvolgere gli studenti in una esperienza performativa originale, come nel ciclo di “Una notte in Italia” del 2011, tenuto presso l’Auditorium della Provincia di Bergamo per celebrare i 150 anni dell’unificazione nazionale attraverso la grande canzone pop, rock e d’autore italiana, con l’apporto di numerosi studenti liceali e universitari nelle vesti di cantanti, ballerini, poeti, presentatori, attori e giornalisti. Il tutto però all’insegna di una libera performance che, senza rigidi vincoli strutturali, contribuisce a realizzare un’inedita lezione-spettacolo ove, sulla narrazione critico-interpretativa del docente, si inseriscono le diverse abilità degli allievi, per esempio nella danza o nel canto, a integrare la lezione in modo originale e coinvolgente.
Intanto, con il supporto di Synpress 44, Terza Università, Scuole in Rete, AIIG_Bergamo, CDPM, Moltimedia Fattoria Digitale, una sintesi delle lezioni-concerto dal 2004 al 2012 viene raccolta nel prezioso cofanetto in cinque Dvd “Working Class” (per un totale di dieci ore di live) e poi diffusa in Rete, costituendo un significativo archivio dell’attività di Sottocornola sul territorio, oltre che una piacevole documentazione sulla evoluzione di società e costume nel Secondo Novecento, fra canzoni d’autore, rilette in modo nuovo e originale dal “filosofo del pop”, e dissertazione storico-teoretica.
Ora con “Hasta siempre” (Quando la filosofia incontra la canzone pop, rock e d’autore…), Sottocornola vuole ancora sorprenderci, regalandoci una riflessione che, a celebrare i dieci anni di lezioni-concerto “on the road”, si concede una indagine ancora più in profondità, tenta le carte dell’incontro tra filosofia e canzone, dopo aver scandagliato quelle del rapporto fra musica popolare e storia, e raccoglie una manciata di splendidi brani (si spazia da Sinatra alla Nannini, dalla Pavone a Mengoni, da Patty Smith a Roberto Vecchioni…) per raccontare la propria biografia intellettuale, all’insegna di quel “saggio mémoire” da lui tanto frequentato e di quella “filosofia pop” che fa delle icone della cultura di massa una sorta di indagine neo-romantica sui tipi umani, sul loro carisma, sulla loro capacità di incarnare, come la maschera del teatro greco, una condizione profonda dell’essere. Ma forse queste icone pop sono anche le maschere con cui Sottocornola racconta se stesso, e quindi enigmi e figure di una coscienza testimone del proprio tempo. Ad accompagnarlo anche in questa celebrazione del decennale “on the road”, studenti che realizzeranno coreografie, leggeranno poesie e duetteranno con lui in splendidi brani simbolo della canzone pop, rock e d’autore.
Le due date esclusive del live di Sottocornola sono la prima promossa da “Con…tatto d’arte-Associazione per la libera espressione artistica ” a Zanica, la seconda da Noesis-Libera Associazione per la diffusione e lo studio delle discipline filosofiche, a chiusura del ciclo di incontri per la stagione 2013-14 a Bergamo.
Le date:
Zanica, Auditorium Comunale
Via Serio, 1
Sabato 12 aprile 2014, ore 21.00
Ingresso libero
Bergamo, Auditorium della Provincia
Via Borgo Santa Caterina, 13
Martedì 29 aprile, ore 20.00
Ingresso libero