Rossella Scherl

Interdisciplinarietà e ricerca dell’universale
Buonasera. Grazie di essere qui per la presentazione della trilogia “Il pane e i pesci” di Claudio Sottocornola.
Grazia a Roberta, a Giuseppe, a tutto lo staff della libreria Mondadori che ci ospita e ha messo a disposizione lo spazio del salotto letterario per allestire la mostra “80’s/Eighties (laudes creaturarum ’81)” che resterà aperta fino al 31 agosto. In mostra ci sono pannelli che riproducono collage che Claudio Sottocornola ha creato negli anni ottanta, quando aveva poco più di vent’anni, fissando in maniera originale i simboli feticcio della cultura di massa dell’epoca. Invito chi non l’avesse già fatto, a fermarsi dopo la presentazione per ammirare la bellezza di queste opere.
Grazie ad Antonio Falcone, con cui condivido il piacere di questa presentazione. Antonio è giornalista pubblicista, blogger, appassionato di “tutto ciò che fa cultura”, esperto di cinema, di recente ha preso parte come giurato nella sezione docufilm/docufiction alla V Edizione dell’Epizephiry International Film Festival, che si è tenuta a Sant’Ilario dello Ionio. Per la manifestazione ha curato una presentazione dell’attore Leopoldo Trieste, nella serata a questi dedicata.
Ma grazie soprattutto a Claudio Sottocornola, per essere qui con noi. Docente di storia e filosofia a Bergamo; giornalista, poeta (“Giovinezza… addio. Diario di fine ’900 in versi”, poesie dal 1974 al 1994; “Nugae, nugellae e lampi. Quaderno di liceo”, che comprende poesie e tavole fotografiche in un viaggio a ritroso dal 2008 al 1974); scrittore (“The Gift”, un testamento minimo per tutti gli studenti alle soglie dell’esame di maturità); artista visivo (“Il giardino di mia madre e altri luoghi”, mostra fotografica 2010); filosofo, critico e interprete del pop, soprattutto della canzone d’autore italiana (tre CD “L’appuntamento”, vol. 1 2 3, e un DVD). Questa poliedricità del suo essere artista ha permesso a Claudio Sottocornola di sviluppare un’originale metodologia di espressione e ricerca, fondata su un approccio olistico all’interdisciplinarietà del sapere che prende corpo in lezioni-concerto che mettono in risalto le sue qualità di grande comunicatore. E non aggiungo altro, perché, come si articolano le sue lezioni-concerto, lo scopriremo nel corso dell’incontro.
Alessia Biasiolo, nella prefazione a “My status quaestionis 2010”, il volumetto introduttivo alla trilogia “Il pane e i pesci”, definisce Claudio Sottocornola “un pensatore credente”. Il rischio, quando si è radicati in un credo religioso, è quello di arroccarsi su posizioni da cui guardare con presuntuosa saccenza verso gli altri credo. Invece Claudio Sottocornola ha una visione della fede, dell’amore, del bisogno di Dio che è dell’uomo e nell’uomo, che travalica i particolarismi religiosi nella certezza dell’unicità del Divino, che si manifesta nella storia parlando all’uomo secondo i segni e i simboli propri di ogni cultura nello spazio e nel tempo.
Al centro del pensiero di Claudio Sottocornola c’è un’idea di fede intesa come elemento dinamico che dà l’impulso per andare oltre, per relazionarci con lo spirito dell’universo facendoci crescere, rendendoci uomini liberi dalla dipendenza delle cose, dal mero avere, per spingerci alla ricerca e alla conquista della sostanzialità del nostro essere come parte di un tutto universale che dà senso all’unicità dell’individuale.
Non mi dilungo oltre. Passo la parola ad Antonio Falcone che ci introdurrà al contenuto dei volumi della trilogia e dialogherà con l’autore per approfondirne le tematiche salienti.

Introduzione alla presentazione de”Il pane e i pesci”, Libreria Mondadori, Siderno, 5 agosto 2011

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