Spiega Nietzsche sulle note di Vasco

Nicoletta Prandi

Claudio Sottocornola insegna storia e filosofia al liceo Sarpi, ma da anni si applica con passione anche alla musica. Tour, esibizioni, cd e ora un dvd: un’attività frenetica in chiave multimediale che sta alla base della sua didattica: “Ai miei studenti faccio capire che dalla seconda metà del ’900 l’arte nasce dall’incontro con le masse”

Ecco un prof che sa cantarglierle
Docente di filosofia al liceo Sarpi e interprete di canzoni pop e rock
Da Wanda Osiris alle veline, storia dell’immagine della donna nello spettacolo. I titoli delle lezioni di Claudio Sottocornola, docente di Filosofia e Storia allo storico Liceo Sarpi e di «Storia dello Spettacolo e della Canzone» alla «Terza Università» di Bergamo fanno pensare più al professore de «L’attimo fuggente» che a questo serio quarantasettenne dalla fronte alta, l’animo gentile ed una passione assoluta per la musica. Giornalista, critico musicale e da qualche anno anche interprete della canzone pop, rock e d’autore italiana, racconta che «… da bambino, negli anni Sessanta, già assorbivo nell’inconscio le sonorità importate dall’America, che stavano cambiando il panorama musicale italiano». Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma per Sottocornola il repertorio che spazia dalla «Cuore» di Rita Pavone a «Cosa resterà degli anni ’80» di Raf, è diventato motivo di una seria analisi della storia della canzone italiana, con ricerche di studio, relative all’interpretazione ed all’uso della voce, ai mixaggi ed alla componente video. Dal 2004 il professore è in tour con una serie di lezioni-concerto e di omaggi alle grandi voci della storia della canzone moderna, che vengono replicati a grande richiesta da parte di ogni tipo di pubblico e che presentano, nell’ambito del pop, un innegabile valore pionieristico, associando in modo assolutamente inedito, espressione artistica ed approccio storico-critico.

«All’inizio gli studenti restano un po’ sorpresi. Sono più abituati ad analizzare un verso di Giacomo Leopardi che una canzone di Ligabue. Restano disarmati, non riescono a capire ciò che è bello e ciò che non lo è e non sanno distinguere. Io cerco di far comprendere che non esiste una cultura alta ed una bassa. Che mentre oggi ricordiamo l’Ottocento per il Romanticismo, ricorderemo una parte del Novecento per il cinema, gli spot pubblicitari e la canzone. Nella seconda metà del ’900 l’arte non ha più un committente, ma nasce dall’incontro con le masse: il pop, cioè popolare». Il rapporto tra musica e filosofia per Sottocornola è di contiguità e non solo pensatori come Shopenhauer e Pitagora, Nietzsche e i Romantici lo affermano con forza ma, come suggerisce l’Ermeneutica, di fronte ad una contemporaneità debole ed inquieta come la nostra, l’esperienza musicale aiuta a mediare diversi punti di vista e le più contrastanti esigenze, grazie alla magica categoria di interpretazione. Una canzone è una sorta di “ricreazione del mondo” una condizione di precaria ma assoluta armonia».

Canta che ti passa… Il filosofo-interprete bergamasco si illumina in sala di registrazione. «Il mio lavoro è impostato anche a sottolineare la trasversalità e l’interdisciplinarietà. La musica insegna a mediare e fare sintesi di pareri opposti. Una canzone, come accade anche al pensiero, ha bisogno di essere interpretata». Dopo tre cd che Sottocornola ha pubblicato nel 2004 e 2005 con materiale registrato a partire da una decina di anni prima, è nato ora un dvd «L’Appuntamento/the video» dove associa parole, musica e immagini, per esprimere una ricerca che si è svolta a 360 gradi, coinvolgendo lo studio dei brani, l’uso della voce, le tecniche di mixaggio e la componente video e grafica. La scelta del repertorio è vastissima e spazia da «Ma l’amore no» del ’43 sino a Sinatra e a Bruno Martino.
«Credo nel valore della multimedialità – dice Sottocornola – l’ho sperimentato positivamente nella didattica. Credo anche nella commistione dei linguaggi, l’arte e la comunicazione del futuro saranno in gran parte multimediali. E questo dvd è un po’ un “reality” del mio lavoro in studio». Reality … parola da brivido. «E’ vero – ammette Sottocornola – i risultati di questo genere televisivo sono spesso negativi, ma comunque, pur con le sue parodistiche cadute, esprime un’esigenza di totalità. In fondo nel varietà classico c’erano ruoli legati a competenze settoriali specifiche (cantare, ballare, ecc.) che garantivano la qualità, ma circoscrivendola. Oggi invece, pur fallendo spesso l’obiettivo, si cerca di dar forma ad una sorta di “balletto della vita”, che ripropone il sogno di Oscar Wilde “di fare della propria vita un’opera d’arte”.

Una vera sorpresa il professore, che in passato ha incontrato ed intervistato decine di grandi interpreti e personaggi. Dalla tenerissima Mia Martini, alla scatenata Rita Pavone, a Paolo Conte, Patty Pravo, Gianni Morandi, Carla Fracci, Donovan, sino ad un insolito Vittorio Sgarbi, più sensibilmente attento all’intervistatore che all’immagine da offrire. «Anche in questo caso – spiega il professore – cercavo di portare in terza pagina lo spettacolo, il costume, la musica».
I progetti culturali del filosofo di professione, interprete vocale per passione, non si fermano qui. «Sto meditando su un prodotto multimediale nuovo e su una mostra di alcuni miei lavori figurativi del passato. Ma è ancora presto per parlarne».

Nicoletta Prandi, Il Giorno, 7 gennaio 2007

Appuntamenti –
L’insegnante incontrerà il pubblico proponendo i suoi «Pastiches»
Parole e musica alla libreria «Fabula» per tre venerdì
I prossimi appuntamenti di Claudio Sottocornola sono tanti. La libreria Fabula di Bergamo l’ha invitato per tre lezioni-concerto dal titolo «Pastiches», che si terranno nella sede di via Tasso 52 per tre venerdì (19 gennaio, 16 febbraio e 16 marzo) alle 15,30, con ingresso libero, «Gli incontri di questo tipo – dice Sottocornola – mi hanno regalato un contatto più diretto con il pubblico, offrendomi emozioni ed attese diverse, che mi portano a sdrammatizzare, a lasciarmi prendere dal fascino di una leggerezza che, per esempio, appartiene ad una parte del miglior repertorio anni ’60». In questa occasione presenterà anche il dvd «L’appuntamento/the video» che propone 17 brani della canzone pop, rock e d’autore, spaziando dalla Pavone alla Nannini, da Ruggeri a Raf.

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