Filippo Musco

“Il giardino di mia madre”

La mostra fotografica a cui ho assistito mi è piaciuta e ha risvegliato in me molte sensazioni, in quanto il professor Sottocornola l’ha dedicata alla madre scomparsa qualche anno fa ed io, essendo figlio, posso capire quali sentimenti l’abbiano spinto a crearla.
La musica di sottofondo, di Waldteufel, è stata pienamente azzeccata, perché ha saputo creare un’atmosfera di tranquillità e riflessione.
Le immagini che l’autore ha accostato sono diverse fra loro; alcune rappresentano un giardino, simbolo di pace, cura e dedizione, qualità necessarie per arrivare ad avere nella propria vita la giusta armonia. Altre raffigurano paesaggi, luoghi del mondo quali l’America, grandi metropoli, il Sud e, mescolandole fra loro, l’autore ha voluto accostare il “nuovo”, l’ avanguardia, al “vecchio”, a quello che è stato, per paragonarli al crescere della vita e al suo cambiamento inevitabile.
Le fotografie che mi sono maggiormente piaciute sono quelle in cui viene rappresentato il tramonto, perché metaforicamente il sole che scende è come la fine della vita, la morte, che porta con sé un’infinita tristezza, ma quando il giorno dopo esso sorge ancora è come se tutto continuasse, è la vita che ha un nuovo inizio e questo pensiero diventa consolatorio.
Ringrazio il professor Sottocornola per averci fatti partecipi delle sue emozioni, mi auguro sia stato per lui un modo per far sentire ancora sua madre presente e vicina.

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