“Bootleg” continua con la pubblicazione del trittico di “Hasta Siempre” (2014): è la volta del live dall’Auditorium Comunale di Zanica

L’iniziativa web “Bootleg” inaugurata dal filosofo del pop Claudio Sottocornola non va in vacanza e, per il mese di agosto, ci propone un evento dal sapore non convenzionale e un po’ retrò, l’anteprima di “Hasta Siempre”, recital di celebrazione dei dieci anni di lezioni concerto sul territorio del professore bergamasco del 2014, nella versione proposta all’Auditorium di Zanica il 12 aprile del medesimo anno, coadiuvato da un gruppo di studenti del Liceo Mascheroni di Bergamo. L’evento, che si configura come un inedito one man show, si caratterizza per le atmosfere dark e la versione video, colorata di effetti speciali dalle reminiscenze psichedeliche, ancor più esalta un contesto quasi onirico e fuori dai consueti schemi di scontata gradevolezza cui media e talent ci hanno da tempo abituato.

La lettura volutamente algida  e straniante delle poesie di Sottocornola, a commento dei tempi narrati, da parte dei numerosi studenti coinvolti, arricchisce poi il tutto di un elemento di attualizzazione ulteriore che incrementa il fascino di un evento dal sapore notturno e straniante.

Proponiamo, a commento del recital di Sottocornola, una suggestiva lettura del giornalista e blogger Antonio Falcone, apparsa sulla testata web “Sunset Boulevard” il 9 aprile 2014, cui si rimanda anche con un link.

“Hasta siempre!”, Claudio Sottocornola celebra dieci anni
di lezioni-concerto

Dieci anni di lezioni-concerto sul territorio sono un traguardo rilevante per un docente-giornalista che ha provato, con successo, a trasferire la canzone pop, rock e d’autore dall’ambito del puro intrattenimento e consumo a quello della formazione, della riflessione critica, della ricerca, condotta in totale libertà da vincoli e manierismi prevalenti nel panorama ormai dominato da talent e mercato di genere. Claudio Sottocornola, ordinario di Filosofia e Storia al Liceo scientifico L. Mascheroni e di Storia della canzone e dello spettacolo alla Terza Università di Bergamo, ha infatti esordito negli anni ’80 come giornalista, recensendo e intervistando i maggiori esponenti della canzone in Italia (Paolo Conte, Ornella Vanoni, Mia Martini, Gianni Morandi, Ivano Fossati, Rita Pavone, Pierangelo Bertoli, Milva). In seguito la sua indagine si è estesa al mondo dello spettacolo in genere, offrendo memorabili ritratti di personaggi quali Nino Manfredi, Carla Fracci, Alberto Lattuada, le Gemelle Kessler, Vittorio Sgarbi, Teo Teocoli, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri. Infine ha maturato la decisione di passare “dall’altra parte del vetro”, è entrato in sala di registrazione dove, a partire dai primi anni ’90, ha studiato, interpretato, mixato brani storici della canzone italiana, e non solo, poi pubblicati nella serie L’appuntamento (tre Cd e un Dvd video).

Qui l’indagine critica si associa ad uno sperimentalismo capace di piegare la voce alle esigenze di una sensibilità non convenzionale, che lavora su timbriche dissonanti o vellutate, ma tendenzialmente antinaturalistiche, atte a dichiarare la propria interpretazione del contemporaneo, attraversato da crisi di civiltà e lacerazioni che, secondo il filosofo del pop (come lo definisce la stampa), esigono una espressività idonea ad enunciare l’inquietudine e forse l’angoscia di questo passaggio epocale.
Nel frattempo, “il docente” Sottocornola continuava a proporre le proprie lezioni multimediali a studenti e pubblico adulto: utilizzando la canzone come strumento di ricostruzione storica, affrontava temi quali l’emancipazione femminile o la nascita dell’identità giovanile, l’evoluzione sociale e del costume italiano, il ruolo della canzone d’autore, il rapporto fra musica e società negli anni ’60, finché, a partire dal 2004 – sì, proprio un decennio fa –intuisce di poter fare unità fra i due ambiti di interesse – quello critico e quello espressivo – nel nome della musica, proponendo egli stesso in versione rigorosamente live i brani di cui analizzava i testi o di particolare rilevanza per la storia sociale e del costume.

Le sue lezioni-concerto sul territorio nascono quindi come il naturale sbocco di tanti anni di studio e analisi critica della canzone, ma anche di sperimentazione in sala di registrazione.
Il pubblico è vario e, fra scuole, auditorium e teatri, lo seguono giovani dei licei e delle università, che scoprono canzoni e autori magari inediti, ma anche spettatori adulti, o quelli più maturi, della Terza Università, i quali nella narrazione storica e nella colonna sonora proposta ritrovano brani simbolo e personaggi iconici della canzone italiana correlati al proprio vissuto. La stampa scopre il filosofo del pop e lo segue con grande interesse, tanto che, dai giornali al web, le sue interviste costituiscono sempre occasione di approfondimento e forniscono nuovi input critici, ove alla tematica musicale si alterna quella filosofica e sociale, idonea ad affrontare i più importanti snodi della contemporaneità, anche perché nel frattempo Sottocornola si è rivelato sostanzialmente un docente-filosofo capace di utilizzare musica, poesia, immagine per delineare la propria visione del mondo, affrontare l’attuale crisi dei valori, individuare possibili sbocchi per il futuro.

A latere della sua esperienza critico-musicale infatti, ma in posizione assolutamente centrale per definirne la fisionomia artistica e culturale, troviamo una vastissima produzione poetica (raccolta in due importanti sillogi, Giovinezza… addio. Diario di fine ‘900 in versi e Nugae, nugellae, lampi. Quaderno di liceo, che raccolgono versi dal 1974 ad oggi), una sperimentazione nel campo delle arti visive (i quaranta collage di Eighties/ Laudes Creaturarum ‘81 e la serie di 250 scatti fotografici de Il giardino di mia madre e altri luoghi), una produzione saggistica che spazia fra filosofia, giornalismo e spiritualità (i quattro volumi de Il pane e i pesci, il volumetto The gift, il pamphlet I trascendentali traditi, la recentissima raccolta di saggi, articoli e interventi Stella polare). Così, negli anni, anche la proposta musicale si è diversificata e i suoi recital sono diventati reading delle sue poesie e canzoni (I migliori anni della nostra vita), occasioni per associare immagini dei propri scatti fotografici alla performance musicale (Il n’avait pas que dix-huit ans. Quaderno di liceo), momenti di riflessione critica sull’attualità oltre che ricostruzione storica (Pop dialogos and music).

Ugualmente rilevante nella suddetta proposta è la modalità didattico-espressiva volta a coinvolgere gli studenti in una esperienza performativa originale, come nel ciclo di Una notte in Italia del 2011, tenuto presso l’Auditorium della Provincia di Bergamo per celebrare i 150 anni dell’unificazione nazionale attraverso la grande canzone pop, rock e d’autore italiana: numerosi i liceali ed universitari nelle vesti di cantanti, ballerini, poeti, presentatori, attori e giornalisti, all’insegna di una libera performance che, senza rigidi vincoli strutturali, contribuisce a realizzare un’inedita lezione-spettacolo ove, sulla narrazione critico-interpretativa del docente, si inseriscono le diverse abilità degli allievi ad integrare la lezione in modo originale e coinvolgente. Intanto, con il supporto di Synpress 44, Terza Università, Scuole in Rete, AIIG_Bergamo, CDPM, Multimedia Fattoria Digitale, una sintesi delle lezioni-concerto dal 2004 al 2012 viene raccolta nel cofanetto Working Class (5 DVD, per un totale di dieci ore di live) e poi diffusa in rete: un significativo archivio dell’attività di Sottocornola sul territorio, oltre che una piacevole documentazione sulla evoluzione di società e costume nel Secondo Novecento, fra canzoni d’autore, rilette in modo nuovo e originale dal filosofo del pop, e dissertazione storico-teoretica.

Ora con Hasta siempre! (Quando la filosofia incontra la canzone pop, rock e d’autore…), Sottocornola vuole di nuovo sorprenderci, regalandoci una riflessione che, nel celebrare i dieci anni di lezioni-concerto on the road, si concede una indagine ancora più in profondità, tenta le carte dell’incontro tra filosofia e canzone, dopo aver scandagliato quelle del suddetto rapporto fra musica popolare e storia, fornendo un’inedita visualizzazione del ‘900, sia nella sua portata tragicamente storica (le due Guerre Mondiali, i totalitarismi, la nascita della democrazia, le istanze giovanili, la crisi dei valori) che concretamente sociologica, foriera di cambiamenti per le generazioni che man mano si sono susseguite.
Raccoglie quindi una manciata di splendidi brani (fra gli autori, Sinatra, Nannini, Pavone, Mengoni, Patty Smith, Vecchioni) per raccontare la propria biografia intellettuale, all’insegna di quel saggio mémoire da lui tanto frequentato e di quella filosofia pop che fa delle icone della cultura di massa una sorta di indagine neo-romantica sui tipi umani, sul loro carisma, sulla loro capacità di incarnare, come la maschera del teatro greco, una condizione profonda dell’essere.

Ma forse queste icone pop sono anche le maschere con cui Sottocornola racconta se stesso, e quindi enigmi e figure di una coscienza testimone del proprio tempo: la musica ha infatti sempre rappresentato per il docente-filosofo una nuova modalità d’ interpretare la vita, spinto tanto dalla passione che dalla volontà di mettere in scena attraverso le canzoni gli anni della propria giovinezza.

Le sensazioni e i ricordi visualizzati sul palco divengono efficaci tavole viventi e l’indagine metodologica si palesa man mano come un efficace punto d’incontro tra la Storia e la “sua” storia, il proprio vissuto personale.
Attraverso la storia delle note il filosofo del pop diviene “cercatore” di quella verità insita nell’uomo e che si fa tutt’uno con esso: sfrutta capacità affabulanti e abilità vocale nell’individuare le caratteristiche di ogni canzone, proposta e reinterpretata rispettandone l’ispirazione originaria, dando valenza al testo colto in ogni sua sfumatura quale pista ideale da cui far decollare i propri sentimenti, i propri ricordi, le più intime suggestioni. Ad accompagnarlo in questa celebrazione del decennale on the road, ancora una volta, gli studenti, che realizzeranno coreografie, leggeranno poesie e duetteranno con lui nell’esecuzione dei vari brani.

Le due date esclusive del live di Sottocornola sono: sabato 12 aprile, a Zanica (BG), Auditorium Comunale (Via Serio, 1), alle ore 21.00, promossa da Con…tatto d’arte-Associazione per la libera espressione artisticaMartedì 29 aprile, a Bergamo, Auditorium della Provincia (Via Borgo Santa Caterina, 13), alle ore 20.00, promossa invece da Noesis-Libera Associazione per la diffusione e lo studio delle discipline filosofiche, a chiusura del ciclo di incontri per la stagione 2013-14.

Antonio Falcone,“Hasta siempre!”, Claudio Sottocornola celebra dieci anni di lezioni-concerto, in “Sunsetboulevard”, 9 aprile 2014

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