Siderno fa un salto nei favolosi anni 80

di Gabriella Lax

Siderno (RC) Un grande affresco, una sorta di cappella “Sistina” di elementi, pubblicità e, soprattutto, personaggi che hanno caratterizzato i favolosi anni Ottanta. Dopo il successo registrato in queste settimane, chiuderà oggi a Siderno, presso la sala Calliope della libreria Mondadori, il ciclo “Eighties/80’s”, quaranta collage realizzati dal filosofo e giornalista, originario di Bergamo, studioso del pop Claudio Sottocornola, nel 1981, a ventidue anni, con materiale di ritaglio da riviste, rotocalchi, periodici dell’epoca, in un singolare pastiche di alta cultura. Nei giorni scorsi, nella cittadina locrese, si è consumata l’applaudita presentazione con una lezione-concerto e un dibattito fra l’autore e il pubblico, condotto dai giornalisti Rossella Scherl e Antonio Falcone. Arte, moda, pubblicità del decennio degli anni Ottanta sono i binari in cui si muove con disarmante disinvoltura Sottocornola, in una sorta di “sforzo di redenzione etico-estetica” che abbraccia il variegato mondo della cultura di massa di quegli anni per farne una sorta di lauda pop. Il decennio degli “Eighties/80’s” viene quindi ritessuto oltre ogni “riflusso”, “omologazione” o “disimpegno”, come un luogo di splendore possibile, pur se ambiguo e chiaroscurale. Tra le immagini i volti di celebrità: da Ornella Muti a Giovanni Paolo II, da Nancy Reagan al principe Carlo e ancora Dalila di Lazzaro, Adriano Panatta, le top model più famose e persino i Bronzi di Riace. E fanno capolino celebri marche del tempo: il digestivo Antonetto, la spider Alfa Romeo, le scarpe Brooks, i divani Chateau d’Ax, Drakkhar parfum d’homme e ancora citazioni di Michelangelo, Cellini, Piero della Francesca, Botticelli, Parmigianino, Gaugain, Picasso e Guttuso, quasi a costituire una sorta di neorinascimento culturale. Nell’opera, il sacro, come ipotesi di indagine, si appoggia nella sua azione ermeneutica agli strumenti della comunicazione di massa. In virtù, però, del carattere del seme iniziale, il lavoro non è mai dissacratorio, mai critico, mai ostile. Ogni quadro emana un senso di gioia, un anelito dall’ordine e, nell’incontenibile disordine, un desiderio alla festa, gaiezza, gioia, espansione. L’attenzione allo “spectaculum” di Sottocornola, che si esprime anche nella sua più che decennale esperienza di reinterpretazione dei classici della canzone pop, rock e d’autore contemporanea, trascende anche in questi collages la semplice volontà di storicizzazione per farsi invece ri-creazione, manifestazione, capacità di sottrarre al circuito del consumo fenomeni che, interiorizzati, assumono bagliori e intensità misteriche, rivelative.
Il lavoro di Sottocornola si materializza, oltre che nella mostra, in un dvd multimediale che propone viaggi virtuali nei 40 collages, e documenta la ricerca interdisciplinare dell’autore tra filosofia, musica e immagine. Vecchio coniugato col nuovo, per la speciale attenzione dell’autore alla multimedialità, realizzata in un modo originale di pensare la cultura, dove canto, gesto, colore si integrano a tecnologia e informatica nella ricerca di un’espressione “globale”.

Calabria Ora, 30 agosto 2011

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