Stefano Agnesi

“Il giardino di mia madre”

Recensione:

Questo progetto o mostra ricordo, come viene citato su sound-magazine, mi ha molto colpito per le sensazioni e l’atmosfera che riusciva a trasmettere anche in un luogo in genere privo di emozioni,  non legate ai voti, come una classe. La combinazione tra queste immagini minimaliste e la grande colonna sonora di sottofondo era perfetta, tanto che sembravano essere complementari, nel senso che una cosa andava a completare l’altra, la quale da sola non avrebbe regalato quelle stesse sensazioni che insieme riescono a dare.

Cercando qualche spunto su internet mi sono imbattuto in svariati risultati tutti riguardanti questo lavoro. Ci sono molte recensioni, commenti, iniziative, poesie e inviti riguardo a questo lavoro ed é ammirevole vedere come un idea possa andare a diventare qualcosa di più fino ad arrivare a interessare così tante persone, gruppi o critici grazie all’ impegno, alla dedizione e al lavoro; ed è grazie a queste tre cose che un giardino, un idea, un progetto, un volere può evolversi fino a diventare un simbolo.

I commenti sono chiusi.