Guido Cavatorta

“Il giardino di mia madre”

Nella serie di foto mostrate nel video, grazie anche all’ottimo sottofondo sonoro, ho potuto percepire la tristezza e il senso di mancanza per la recente perdita della madre da parte del professore, soprattutto in alcune immagini del giardino, ma anche la gioia  espressa da alcune foto giovanili, dalla sezione “back to the 70’s in the U.S.A.”.
Alcune immagini, che potrebbero non  sembrare particolarmente significative, rappresentano in realtà una lode del quotidiano, come uno scorcio di mare, che mostra solamente la parte finale di una piccola onda e una piccola parte di spiaggia, luoghi cari all’autore e legati a sue esperienze personali.
Ho trovato la prima sezione  quella che mi ha trasmesso le emozioni più varie, infatti molte foto di fiori apparivano più volte e solo con lievi differenze di zoom, fatto che potrebbe  derivare dalla ridotta grandezza del giardino, ma anche  da una volontà di rimarcare il significato del luogo.
In generale  ho trovato il percorso abbastanza interessante e ben fatto, anche se esige una certa concentrazione per lunghezza e atmosfere minimaliste, come si evince anche dalla ipnotica lentezza della musica che lo accompagna.


I commenti sono chiusi.